Il dolore di Papa Francesco per le inondazioni in Mozambico, Zimbabwe e Malawi

Il dolore di Papa Francesco per le inondazioni in Mozambico, Zimbabwe e Malawi

Dolore e vicinanze per le popolazioni colpite dal ciclone Idai che ha devastato intere aree tra Mozambico, Zimbabwe e Malawi. Lo ha espresso Papa Francesco nel corso dell’udienza generale di mercoledì 20 marzo:“ In questi giorni, grandi inondazioni hanno seminato lutti e devastazioni in diverse regioni del Mozambico, dello Zimbabwe e del Malawi. A quelle care popolazioni esprimo il mio dolore e la mia vicinanza. Affido le molte vittime e le loro famiglie alla misericordia di Dio e imploro conforto e sostegno per quanti sono colpiti da questa calamità”.

L’appello dei vescovi del Malawi

“Mentre lottiamo insieme per rispondere al disastro che ci ha colpito, facciamo appello a tutti i cattolici e alle persone di buona volontà, alle agenzie per lo sviluppo e ai partner internazionali perché ci aiutino a sostenere i nostri fratelli e sorelle rimasti intrappolati dalla catastrofe”. È l’appello, riportato dall’agenzia Fides, della Conferenza Episcopale del Malawi (ECM), dopo le inondazioni che hanno colpito il Paese dopo il passaggio del ciclone Idai. Nella loro dichiarazione i vescovi hanno espresso le condoglianze per la morte di 45 persone ed hanno lanciato l’appello per far fronte ai notevoli danni alle proprietà e al bestiame . Tra le necessità urgenti vi sono: cibo, tende, medicine, potabilizzatori. Si segnalano oltre 45 vittime, più di 570 feriti , quasi 148mila sfollati.

L’aiuto delle Caritas locali

“Terrificante”. Così viene definita dai soccorritori la situazione nella vasta area tra i tre Paesi africani colpiti nei giorni scorsi dal ciclone Idai.  Una settimana di intense piogge torrenziali ha provocato la distruzione di case ed edifici pubblici ed interrotto le più importanti vie di collegamento stradale.  Molto alto il numero delle vittime: almeno 200 i morti accertati, anche se altre stime si spingono a cantarne un migliaio; gli sfollati sono centinaia di migliaia. In soccorso delle popolazioni sono scese in campo le Caritas dei tre Paesi colpiti distribuendo beni di prima necessità e cercando di evitare il diffondersi di epidemie.  “Il nostro aiuto è difficile ma necessario.

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22 marzo 2019, luigi-clerici